INTRODUZIONE AL LIBRO DI GlOELE
Autore
e ambiente storico
Non sappiamo esattamente
quando il profeta Gioele abbia svolto la sua attività. Alcuni studiosi
pensano che probabilmente il suo libro sia stato composto dopo l'esilio
babilonese, verso il V o IV secolo a.C. Altri invece suggeriscono come
più probabile la fine del secolo VII o l'inizio del VI a.C. In ogni caso
il profeta si rivolge a una comunità che attende il «giorno del
Signore» e questo è il tema della sua predicazione che ha conservato
attraverso i secoli un vigore
straordinario.
Caratteristiche
principali
Il «giorno del Signore»
è presentato soprattutto come il giorno nel quale egli manifesta il suo
dominio sulla storia e giudica tutti i popoli. L'avvicinarsi di questo giorno
terribile è presentato dal profeta con la descrizione di una serie di
catastrofi: invasione di cavallette, siccità, incendio. Sono immagini
impressionanti di distruzione che suscitano un profondo senso di timore. Il
profeta invita a passare dalla paura alla conversione: occorre tornare a Dio,
pentirsi del proprio comportamento malvagio e affidarsi al Signore, alla sua
pazienza e bontà. Allora il Signore ascolterà il suo popolo che si
è pentito, gli darà pace, ben essere, gioia. Il suo severo
giudizio colpirà le nazioni che combattono contro Israele. Esse saranno
devastate mentre il Signore abiterà in mezzo al suo popolo, a
Gerusalemme, e il territorio di Giuda vivrà nella sicurezza e
nell'abbondanza dei raccolti.
Ma, un giorno, il
Signore donerà a tutti il suo spirito (3, 1 - 2). Pietro, nel giorno di
Pentecoste, riprenderà le parole di Gioele e mostrerà nel dono
dello Spirito, avvenuto in quel giorno, la realizzazione della parola del
profeta (vedi Atti 2, 16 -
21).
Schema
-
Invasione delle cavallette e siccità 1,
1-12
- Invito al digiuno perché viene il
giorno del Signore 1, 13-2,
27
- Il Signore
manderà il suo spirito, giudicherà le
nazioni
e benedirà il suo popolo 3, 1-4,
21
LIBRO DI GIOLE
CAPITOLO
1
1 Questo è il messaggio che il Signore
ha rivolto a Gioele, figlio di Petuel.
INVASIONE DELLE CAVALLETTE
2 Ascoltate, anziani,
abitanti di Giuda, fate
attenzione!
E' mai successa una cosa simile ai
vostri giorni
o quando vivevano i vostri
padri?
3 Raccontatela ai vostri figli.
Essi la racconteranno ai loro figli
e questi alla generazione seguente.
4 Sciami di cavallette, uno dopo l'altro
han distrutto tutto il raccolto.
Quello che uno sciame ha lasciato,
lo ha divorato il successivo.
5 Ubriaconi, svegliatevi e piangete,
voi, bevitori di vino, urlate,
perché non assaggerete mai
il vino nuovo!
6
Sciami di cavallette hanno invaso la
nostra
terra:
sono forti e non si possono contare.
Hanno denti duri e
resistenti
come quelli di un leone.
7 Hanno distrutto le nostre vigne,
hanno ridotto le nostre piante di fico
a tronchi spogli, senza corteccia;
le hanno abbandonate
solo quando i rami erano ormai
diventati
bianchi.
8 Piangi, popolo mio, come una giovane
che piange la morte del suo
sposo.
9 Non c'è grano né vino
da offrire nel tempio:
i sacerdoti che servono il
Signore
sono in
lutto.
10 La campagna è una rovina,
la terra piange perché il grano è
bruciato;
l'uva è senza succo, gli
ulivi
non danno
frutto.
11 Affliggetevi, contadini,
piangete, vignaiuoli, perché il grano,
l'orzo e tutto il raccolto è
perduto.
12 La vite e il fico sono avvizziti,
come il melograno, la palma e il melo:
tutti gli alberi da frutto sono secchi.
Così, anche la gioia degli uomini
è
svanita.
INVITO AL DIGIUNO E ALLA PREGHIERA
13 Piangete, o sacerdoti,
vestitevi a lutto, voi che all'altare servite
Dio,
passate la notte nel
tempio e gridate perché non c'è
grano né vino
da offrire al vostro
Dio!
14 Proclamate un solenne digiuno,
radunate un'assemblea,
convocate i capi e tutti gli
abitanti
del
paese
nel tempio del Signore vostro Dio.
Invocatelo a gran voce.
IL GIORNO DEL SIGNORE E' VICINO
15 Il giorno del Signore si
avvicina!
Dio onnipotente porterà la
distruzione.
Che giorno
terribile!
16
Guardate:
il cibo è scomparso sotto i
nostri occhi,
dal tempio del nostro
Dio
si è allontanata la gioia.
17 Sotto l'arida terra il seme marcisce.
Non c'è grano per i nostri magazzini
e i granai rimasti vuoti vanno in rovina.
18 Sentite come muggisce il bestiame:
le mandrie sono deperite
perché non c'è pascolo per loro.
Anche le greggi soffrono.
19 Io grido a te, Signore, perché i
pascoli e tutti gli alberi
sono senza vita,
come bruciati dal
fuoco.
20 Anche gli animali selvatici ti
invocano
perché i ruscelli sono asciutti
e i pascoli
inariditi.
CAPITOLO
2
IL GIORNO DEL SIGNORE
1 Suonate la tromba e date
l'allarme
in Sion, il monte santo di
Dio.
Trema, o popolo di
Giuda:
il giorno del Signore è vicino:
sta per
arrivare.
2 Sarà un giorno di tenebre e di
buio,
un giorno nero e
nuvoloso.
Sciami di cavallette
avanzano
come quando
l'oscurità
si spande sui
monti.
Non si è mai visto niente di
simile
e mai più si
vedrà.
3 Dove esse
arrivano
divorano le piante come fuoco.
Davanti a loro, la
terra
è come il giardino d'Eden,
ma dopo che sono
passate
rimane un deserto desolato:
non lasciano nulla.
4 Sembrano tanti cavalli,
passano veloci come cavalli da
corsa.
5 Quando saltano sulla cima dei monti
cigolano come carri da guerra.
Crepitano come
stoppia
bruciata dal
fuoco.
Sono come un esercito potente,
pronto alla
battaglia.
6 Quando si avvicinano
tutti i popoli si spaventano,
i volti impallidiscono.
7 Avanzano come guerrieri,
scalano le mura come
soldati.
Seguono la propria strada,
non sbagliano
direzione.
8 Non si intralciano tra loro,
procedono tutte affiancate.
Si gettano attraverso le frecce:
nessuno può fermarle.
9 Piombano sulla città,
scalano le mura,
penetrano nelle case,
entrano dalle finestre come ladri.
10 Davanti a loro la terra trema,
il cielo si scuote,
il sole e la luna si
oscurano
e le stelle non brillano
più.
11 Il Signore dà ordini a
questo suo esercito,
sono come truppe numerose e
potenti,
e gli
ubbidiscono.
Grande e terribile è il
giorno del Signore!
Chi potrà mai
sopravvivere?
INVITO A TORNARE AL SIGNORE
12 «Perciò, - dice
il Signore, -
tornate sinceramente a me
con digiuni, pianti e lamenti.
13 Non basta strapparsi le vesti,
bisogna cambiare il cuore!».
Tornate al Signore, vostro Dio.
Egli è buono e misericordioso,
è paziente e mantiene sempre
le sue
promesse.
E' pronto a
perdonare
piuttosto che a punire.
14 Forse il Signore vostro
Dio
muterà
pensiero
e vi benedirà con abbondanti
raccolti.
Allora potrete offrirgli grano e
vino.
IL SOLENNE DIGIUNO
15 Suonate la tromba sul monte
Sion,
proclamate un solenne digiuno,
convocate
un'assemblea.
16 Radunate il popolo,
preparate una riunione sacra.
Chiamate gli anziani e i giovani,
portate anche i lattanti.
Anche i giovani appena sposati
devono lasciare il loro letto e venire.
17 I sacerdoti che servono il Signore,
piangano nel tempio tra
l'altare
e il
santuario
e rivolgano la loro supplica a Dio:
«Signore, pietà del tuo popolo.
Noi apparteniamo a te.
Non permettere che le altre nazioni
ridano di noi e dicano:
"Dov'è il vostro
Dio?"».
IL SIGNORE RISPONDE AL SUO POPOLO
18 Il Signore si prende cura
della sua terra,
ha compassione del suo
popolo
19 e gli
risponde:
«Vi manderò il grano, il
vino e l'olio
e ne avrete a
sazietà.
Le altre
nazioni
non vi disprezzeranno più.
20 Scaccerò gli sciami di
cavallette
venuti dal
nord:
andranno a morire nel deserto,
i primi verso il mar Morto,
gli ultimi verso il Mediterraneo.
Dovunque si sentirà il loro
fetore.
Vi hanno arrecato gran danno,
21 ma il
Signore
vi ripagherà
abbondantemente.
Perciò, terra di
Giuda
non temere, rallegrati e gioisci.
22 Anche voi, animali, non temete,
perché i pascoli sono verdi,
gli alberi tornano a dare frutti,
ne sono carichi i fichi e le
viti.
23 Gente di Sion, rallegratevi e
gioite:
Il Signore vostro Dio ha fatto buone cose
per voi;
in
autunno e in primavera
vi ha dato la pioggia
necessaria
come in
passato.
24 Le aie di nuovo si riempiranno di
grano,
i tini traboccheranno di vino e
d'olio.
25 Vi risarcirò i
danni
per i raccolti divorati dalle cavallette
che io ho mandato contro di
voi.
26 Avrete molto cibo, sarete saziati
e loderete il mio nome.
Sono io, il Signore vostro Dio,
che ho fatto meraviglie per
voi:
il mio popolo non sarà mai umiliato.
27 Allora, Israeliti, saprete che io sono
in
mezzo a
voi.
Sono io, il Signore vostro Dio, non ce
n'è
un
altro.
Il mio popolo non sarà mai
più umiliato.
CAPITOLO 3
IL SIGNORE MANDERÀ IL SUO SPIRITO
1 «Dopo questo,
io manderò il mio spirito
su tutti gli
uomini:
i vostri figli e le vostre figlie
saranno profeti,
gli anziani avranno
sogni
e i giovani avranno
visioni.
2 In quei giorni manderò il mio
spirito
anche sugli schiavi e sulle
schiave.
3 Farò cose
straordinarie
in cielo e sulla
terra:
ci saranno sangue, fuoco
e nuvole di
fumo.
4 Il sole si
oscurerà
e la luna diventerà rossa
come il sangue,
prima che venga il giorno del
Signore,
giorno grande e
terribile.
5 Ma chi invocherà il mio nome
sarà salvo.
Sul monte Sion e in
Gerusalemme
sopravvivranno quelli che io ho
scelto».
CAPITOLO
4
IL SIGNORE ACCUSA LE NAZIONI
1 Così dice il Signore:
«In quei giorni ridarò
prosperità
a Giuda e a Gerusalemme.
2 Radunerò tutte le nazioni,
le porterò nella valle del
Giudizio
e le giudicherò per quel che
hanno fatto
al mio
popolo:
lo hanno disperso in mezzo a
nazioni
straniere
e
si sono divise Israele, la mia terra.
3 Si sono
giocati a dadi i prigionieri.
Hanno venduto come
schiavi
ragazzi e ragazze
per pagarsi prostitute e
vino.
4 Che cosa volete da me, abitanti di Tiro
e di Sidone e delle province dei
Filistei?
Di che
cosa volete vendicarvi su di me?
Fate
attenzione: lo farò
ricadere
all'improvviso su di
voi
ogni vostra azione
malvagia.
5 Vi siete presi il mio argento e il
mio oro
e avete messo il mio
tesoro
nei vostri
templi.
6 Avete allontanato dalla loro terra
gli abitanti di Giuda e di Gerusalemme,
e li avete venduti ai Greci come schiavi.
7 Ma io li libererò
dai paesi dove li avete venduti.
Farò a voi quel che avete fatto a
loro.
8 Venderò i vostri figli e le vostre
figlie
agli abitanti di Giuda,
ed essi li rivenderanno al lontano popolo
dei Sabei.
Io, il
Signore, ho parlato!».
IL SIGNORE GIUDICA LE NAZIONI
9 Annunziate questo a tutte le
nazioni:
«Preparatevi alla guerra santa,
chiamate i guerrieri,
riunite i soldati e
avanzate.
10 Trasformate le vostre asce in spade
e le vostre falci in
lance.
Anche i deboli abbiano il coraggio
di combattere.
11
Correte, venite,
voi tutte, nazioni dei
dintorni,
radunatevi nella valle».
Manda, o Signore, un
esercito
per
combatterle!
12«Si preparino le
nazioni e vadano
nella valle del Giudizio,
perché là io, il Signore,
giudicherò tutte le nazioni dei
dintorni.
13 Sono gente
malvagia.
Tagliatele come grano
maturo;
spremetele come
uva
in un tino già pieno,
finché non esce il
vino».
14 Folle
immense
sono radunate nella valle del
Giudizio
là, il giorno del Signore
arriverà presto.
15 Il sole e la luna si
oscureranno
e le stelle perderanno il loro
splendore.
IL SIGNORE BENEDICE IL SUO POPOLO
16 Il Signore ruggisce dal
monte Sion,
la sua voce tuona da Gerusalemme:
la terra e il cielo
tremano.
Il Signore è un rifugio sicuro
per il suo
popolo.
17 «Allora tu, Israele,
saprai che io
sono il Signore, Dio
tuo.
Io abito sul mio monte santo, Sion,
e Gerusalemme sarà la città santa.
Gli stranieri non la
conquisteranno
mai
più.
18 In quel
giorno
sui monti le viti daranno vino
a
profusione.
Sulle colline il bestiame
produrrà latte
in
abbondanza.
Nei ruscelli della regione di Giuda
ci sarà
ricchezza straordinaria
d'acqua.
Una fonte sgorgherà dal tempio
del Signore
ed
irrigherà la valle delle Acacie.
19
L'Egitto invece diventerà
una terra
desolata
e la regione di Edom sarà un
deserto,
perché assalirono la terra di
Giuda
e uccisero i sui abitanti
innocenti.
2021 Io vendicherò coloro che
furono uccisi,
non risparmierò i
colpevoli.
Giuda e Gerusalemme, invece,
saranno sempre abitate,
e io, il Signore, abiterò sul monte
Sion».